Descrizione
Il primo avvenimento dell’anno è la festa di Sant’Antonio Abate che ricorre il 16 e il 17 gennaio. La sera della vigilia vengono accesi nella piazza che si trova verso l’uscita del paese in direzione del cimitero i falò, noti in lingua sarda come “fogadoisi”.Questo spettacolo viene accompagnato da uno spettacolo pirotecnico a cui tutta la popolazione partecipa.
Arriva poi la Settimana Santa, quando, dalla Domenica delle Palme alla Pasqua di Resurrezione, in molte piccole comunità locali si conservano una serie di riti e rappresentazioni scenografiche, importante patrimonio popolare.
Il 15 maggio si festeggia Sant’Isidoro, protettore degli agricoltori che nel paese sono ancora tanti. Di conseguenza diventa la festa degli agricoltori che allestiscono un processione con la statua del loro santo a cui partecipano cavalli e buoi addobbati con le caratteristiche “gutturadas”, una sorta di collare in tessuto.A questa celebrazione religiosa prendono parte inoltre i trattori ornati che sfilano nelle strade del paese che gli accoglie con tappeti stesi alle finestre delle abitazioni e con il caratteristico rito de “s’arramadura” che consiste nella deposizione di fiori colorati nelle strade da parte delle famiglie.
Il 22 Luglio è la volta delle celebrazioni per la Santa patrona del paese, Santa Maria Maddalena a cui è consacrata la parrocchia. Alle cerimonie religiose si affiancano quelle laiche che ogni anno organizzano appuntamenti con gruppi musicali provenienti da tutta l’isola. E’ interessante notare che tutte queste celebrazioni civili sono possibili grazie al contributo della popolazione che da un’offerta attraverso una questua organizzata da un comitato che ogni anno viene eletto per passare di casa in casa a raccogliere le donazioni.
Agosto è il mese dedicato alla valorizzazione della gastronomia con la “Sagra delle Lorighittas“, con degustazioni per tutti della particolare pasta confezionata e cucinata dalle abili cuoche del paese. Ogni anno in occasione di questa manifestazione giungono turisti da tutte le parti della Sardegna.
L’ultima festa di questo calendario è la particolare celebrazione di “Santa Suia“, Santa Sofia che ricorre il 14, il 15 e il 16 ottobre.
Il rito religioso ha inizio la mattina del 14 quando un cospicuo gruppo di fedeli accompagna la statua della santa nella chiesetta campestre di Santa Suia attraversando i sentieri impervi dei Monte Arci. Il percorso è di circa 12 km ma questo non spaventa i fedeli che accorrono ogni anno numerosi da molte parti dell’isola. Il 15 è il giorno dedicato alla festa in località Santa Suia dove al mattino viene celebrata la messa seguita da pranzi all’aperto. Il 16 la statua di Santa Suia viene riportata nella Parrocchia di Morgongiori ripercorrendo al contrario il tragitto del 14.
Una volta arrivati al paese (in genere dopo 5 ore dalla partenza e quindi intorno alle 13) viene celebrata la messa e poi si festeggia la festa civile nel paese con i tipici balli sardi suonati alla fisarmonica e alcuni appuntamenti di musica leggera.